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Nuove regole per colf e badanti: Green Pass obbligatorio

Nuove regole per colf e badanti: Green Pass obbligatorio

 

Nel continuo tentativo di combattere l’epidemia di COVID-19, anche il settore del caregiving è stato investito dall’obbligatorietà dell’utilizzo del Green Pass.

Cosa cambia, però, nella pratica? Chi ha l’obbligatorietà? Le regole per il Green Pass riguardano solo quello ottenibile con un tampone, oppure è imposto il Super Green Pass (o rinforzato, che dir si voglia)? In questo articolo cercheremo di chiarire tutti i dubbi a riguardo del Green Pass sul lavoro e le tematiche adiacenti.

 

Chi ha l’obbligo?

Tutti coloro che svolgono una qualsiasi attività lavorativa nel settore privato, includendo quindi anche colf e badanti, necessita del Green Pass per lavorare. Per coloro over 50, non basterà neanche più il tampone, ma necessiteranno tutti di mostrare il Super Green Pass, ottenuto tramite vaccinazione o guarigione da COVID-19.

Continua ad essere ovviamente valida l’esenzione da vaccinazione attraverso certificati medici vaccinali.

Chi effettuerà, invece, i controlli per il Green Pass? Spetterà ai datori di lavoro, parenti e loro assistiti controllare il certificato entrando in casa. Si può utilizzare l’app per controllo Green Pass VerificaC19 per scannerizzare i QR code, oppure tramite copia cartacea. In caso di problemi con i sistemi, è possibile anche esibire i documenti rilasciati dalle strutture che hanno eseguito il tampone, o che hanno effettuato la vaccinazione.

Dopo alcuni tentennamenti da parte dei regolamenti governativi, si è reso obbligatorio il possesso del Super Green Pass per tutti i lavoratori over 50 che lavorano nel privato, senza quindi tralasciare il settore dell’assistenza domiciliare. Scelta che va di pari passo con una campagna vaccinale che è stata resa obbligatoria per tutti coloro di età superiore ai 50 anni.

Le sanzioni, in caso di mancato controllo, vanno da 400 a 1500€ e, per il lavoratore che sia sprovvisto dei dovuti documenti, da 600 a 1500€. Rimane ovviamente tutto quanto una procedura basata sulla collaborazione da parte dei cittadini.

 

Come scaricare e stampare il Green Pass

In chiusura, ricordiamo come scaricare il Green Pass, operazione che può essere richiesta anche ad una farmacia, oppure direttamente all’HUB vaccinale di competenza, la quale provvederà anche a fornirne una versione cartacea, di facile consultazione in qualsiasi occasione.

Per quanto riguarda la versione digitale, i canali sono molteplici: l’app Immuni, del Ministero della Salute, richiede l’AUTHCODE rilasciato via sms o e-mail e i dati della tessera sanitaria. Similarmente, l’app IO fornisce il Pass utilizzando il proprio SPID o CIE e inserendo l’authcode.

Si può anche ottenere la certificazione tramite il sito dedicato www.dgc.gov.it , con autenticazione tramite SPID o CIE e la stessa procedura dell’app Immuni.

Infine, ovviamente, il Green Pass sarà disponibile insieme al resto della propria documentazione sanitaria sul “Fascicolo sanitario elettronico”, consultabile sul sito https://www.fascicolosanitario.gov.it/fascicoli-regionali .

Stampare il Green Pass, invece, può essere richiesto oltre ai canali già menzionati, anche al proprio medico di famiglia o pediatra di libera scelta, i quali potranno stamparlo e fornirlo previa presentazione dei documenti relativi alle vaccinazioni o ai tamponi.

Esiste anche un servizio di assistenza in caso di problemi e riguardo l’uso di piattaforme o App: 800 91 24 91 (attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20) per il Call center oppure l’e-mail cittadini@dgc.gov.it.

Teniamoci, quindi, aggiornati sulle ultime novità e cerchiamo di superare tutti insieme questo difficile periodo, senza lasciarsi confondere dai continui aggiornamenti legislativi!

 

Progetto Assistenza rimane a disposizione per qualsiasi richiesta di aiuto 24h su 24 e 7 giorni su 7.