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Pensione minima di vecchiaia: requisiti e importo

Pensione minima di vecchiaia: requisiti e importo

 

Appena si affronta l’argomento della rendita previdenziale, che lo Stato riconosce ai lavoratori che raggiungono specifici requisiti anagrafici e/o contributivi, ci accorgiamo che calcolare la pensione di anzianità in un labirinto di norme in continuo mutamento non è così semplice come si pensa.

 

Chi ha diritto alla pensione di vecchiaia

La pensione di vecchiaia è un trattamento pensionistico che si raggiunge al compimento dei 67 anni di età per i lavoratori che hanno versato almeno 20 anni di contributi. Per coloro che hanno maturato questi requisiti, salvo successivi adeguamenti demografici, l’età pensionabile diventa di 71 anni a fronte del versamento di ulteriori 5 anni di contributi.

 

A quanto ammonta la pensione di vecchiaia a 67 anni

Secondo i dati dell’INPS, la pensione di vecchiaia ammonta in media a 1300 euro lordi al mese, in base ai quali il 15,1% delle pensioni pubbliche ha un importo mensile lordo inferiore a 1000 euro, il 45,3% tra 1000 e 2000 euro, il 29,6% entro i 3000 euro ed il 10% oltre tale tetto.

L’importo reale è dato dal montante contributivo accumulato durante la vita lavorativa e dal metodo di calcolo pensione applicato:

  • Retributivo

Il metodo retributivo è considerato il metodo di calcolo più vantaggioso della pensione, perché è rapportata alla media delle retribuzioni degli ultimi anni di lavoro e l’anzianità lavorativa, ossia il numero degli anni di lavoro fino ad un massimo di 40 anni.

  • Contributivo

Il calcolo contributivo si basa sui contributi effettivamente versati nel corso dell’attività lavorativa, rivalutati e trasformati in rendita da un coefficiente che aumenta all’aumentare dell’età pensionabile.

  • Misto

Il calcolo misto riguarda chi ha iniziato a lavorare prima del 1996 e va calcolata con unaparte retributiva ed unaltra contributiva.

Contributivo, retributivo e misto, sono quindi i sistemi di calcolo ciascuno con regole particolari da capire ed elaborare prima di ricevere l’esatto importo della pensione spettante. Per cui, ogni lavoratore riceve un calcolo diverso in base alla propria carriera lavorativa.

 

Come calcolare la pensione

La mia pensione futura” è il servizio online INPS accessibile tramite SPID che consente di ottenere una simulazione dell’assegno pensionistico al termine dell’attività lavorativa.

Il calcolo utilizza tre elementi fondamentali:

  • Età
  • Storia lavorativa
  • Retribuzione/reddito

Questo strumento permette di verificare l’estratto conto contributivo del lavoratore e di accertarsi che tutti i contributi versati fino a quel momento siano stati accreditati correttamente e contabilizzati.

Solo così, nel caso risultassero delle anomalie (i cosiddetti buchi contributivi), è possibile comunicare all’INPS i periodi mancanti, oppure visualizzare diversi scenari in caso di aumento o diminuzione della futura retribuzione.

È consigliabile conoscere queste informazioni qualche anno prima di andare in pensione, per valutare le opportune contromisure nel caso in cui l’importo della pensione risulti più esiguo della retribuzione mensile percepita finché si lavora.

 

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